Felice Beato – il viaggio e la fotografia

Fotografia e creatività

Felice Beato – il viaggio e la fotografia

felice Beato donna che lava i capelli

Sono sempre stato affascinato dal diciannovesimo secolo, un periodo storico incredibile,  ricco di innovazioni e di progressi in ogni ambito dello scibile umano.
L’invenzione della locomotiva, del grammofono, della fotografia, della lampadina, del cinema, sono solo alcune delle innovazioni che ci ha dato questo secolo dinamico e rivoluzionario.

In questo contesto storico nasce a Venezia nel 1832 un uomo avventuroso e fotografo capace di cui oggi vorrei farvi una presentazione sintetica; Felice Beato.

DA COSTANTINOPOLI AL GIAPPONE

Felice (Felix) Beato, italiano naturalizzato britannico, divenne fotografo da giovane aprendo uno studio a Costantinopoli (ora Istanbul).
Accompagnó Roger Fenton nella sua rocambolesca spedizione fotografica in Crimea nel 1855, durante la guerra e successivamente documentò la rivolta indiana del 1857 contro l’oppressivo potere britannico.
Successivamente si aggregò ad una campagna dell’esercito anglo-francese in Cina, dove fotografò nuovamente gli orrori della guerra documentando il secondo conflitto dell’oppio. Beato fu uno dei primi fotografi a lavorare nel paese asiatico.
Una breve ritorno in Inghilterra nel 1861 gli consentì di raccogliere proventi, dovuti alla vendita di circa quattrocento fotografie, per poi partire nuovamente alla volta del Giappone.
Il fotografo viaggiatore si infatuò del paese nipponico tanto da stabilire a Yokohama un atelièr fotografico, il primo per importanza storica nel paese.
Il laboratorio di Felice Beato si proporrà come esempio e “scuola” per la fotografia nipponica durante tutto il rimanente secolo XIX.
Di questo periodo sono interessanti le delicate fotografie di Beato che raccontano usi e costumi locali, dalla bellezza delle geishe alla forza dei lottatori di Sumo, dai semplici venditori di verdura alle corazze decorate dei poderosi Samurai .

Ogni immagine è una finestra aperta su un lontano e sconosciuto mondo, il Giappone, e faceva conoscere “dal vero” una realtà esotica e misteriosa al pubblico occidentale.
Una particolarità delle fotografie scattate in Giappone è data dalla colorazione a mano di alcuni dettagli delle stampe che Beato iniziò a fare personalmente, per poi commissionare ad artisti locali.
Queste opere, miste tra fotografia e intervento pittorico mostrano un gusto raffinato e una delicatezza capaci di risultare moderne e originali persino ai nostri giorni.
Spero che le sue immagini suscitino in voi l’interesse e lo stupore che ho provato nel guardarle. Buona visione e buona luce!

Alessandro

ALCUNE FOTOGRAFIE SCATTATE NEL PERIODO GIAPPONESE

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