Una sera con il maestro Augusto Cantamessa

Fotografia e creatività

Una sera con il maestro Augusto Cantamessa

UNA SERA CON AUGUSTO CANTAMESSA

Oggi voglio dedicare qualche riga di questo blog ad un grande fotografo, un poeta per immagini che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita personale e professionale. Ti presento Augusto Cantamessa.

Nato nel 1927 a Torino, coltiva da sempre la sua grande passione per la fotografia che negli anni gli ha regalato soddisfazioni e riconoscimenti.
Per citarne alcuni: nel 1957 ottiene un riconoscimento della Fèdèration Internationale de l’Art Photographique di Berna per meriti fotografici e nel 1961 la Biblioteque Nationale di Parigi acquisisce una sua opera.
Durante la sua carriera partecipa a numerose esposizioni collettive e personali e alcune sue opere sono esposte a New York presso la Keith De Lettis Gallery

Augusto mi è stato presentato dall’amico fotografo Domenico Doglio nel 2010 mentre cercavo dei fotografi da invitare durante i nostri corsi di fotografia.
Sono rimasto da subito estasiato dalle sue immagini, capaci di comunicare e trasmettere emozioni, frutto del suo sguardo attento, capace e poetico. Avevo conosciuto un fotografo di notevole spessore che non si incontra tutti i giorni.

Accettò con entusiasmo di “prestarsi” ad uno dei nostri corsi avanzati per mostrare il suo lavoro e raccontarsi agli allievi affascinati dalla qualità delle sue fotografie. A quella esperienza seguirono tante altre serate, ricche di stimoli, di riflessioni e di alta fotografia.

IL CESTINO DEL FOTOGRAFO

“Cosa deve avere un buon fotografo, signor Augusto?”, “Un buon cestino per buttare le fotografie che non vanno, buttare buttare buttare!”

Era ironico Augusto e non si prendeva troppo sul serio, raccontava dei suoi inizi e di quanto sua moglie Felicita fosse stata la sua prima “critica d’arte”. Felicita gli consigliava quali fotografie fossero più significative e a volte recuperava dal famoso cestino quelle che considerava ingiustamente scartate.

Colpiva  la sua eleganza d’altri tempi e la sua signorilità che non mancava mai di ammorbidire con ironia ed umiltà. Al termine di ogni incontro ringraziava i nostri allievi “Ringrazio io voi, imparo molto da voi giovani e dal vostro entusiasmo”.

Augusto è stato anche un amico oltre che un punto di riferimento, davanti ad una birra o ad una pizza non ho mai perso l’occasione per apprendere qualcosa da lui, a volte sulla fotografia, spesso sulla vita.

Per conoscere meglio l’opera di Augusto Cantamessa ti invitiamo a visitare la pagina che gli dedica Fiaf:

Gallerie Fiaf

Buona luce!

Alessandro